mercoledì 28 ottobre 2015

LOUIS MASAI - Un cuore che batte per il pianeta






L'uomo ha costruito per sè un habitat dove la natura occupa una porzione irrilevante.
Circondati come siamo da cemento, asfalto e rumori meccanici, dimentichiamo chi siamo e in quali condizioni proviamo reale benessere: noi siamo animali sociali, noi abbiamo bisogno di vivere con altre specie a contatto con la natura (e subito, "naturalmente ", ci sentiamo più felici).

Madre Natura ci ha fatto nascere in una grande famiglia, non dimentichiamoci che gli animali del pianeta sono nostri fratelli, che hanno bisogno di noi per non estinguersi, della nostra consapevolezza e del nostro amore.

Louis Masai (http://www.louismasai.com/), artista inglese di base a Londra, dipinge sui muri animali in pericolo d'estinzione, scrive accanto quanti esemplari ne sono rimasti o frasi che fanno riflettere sull'importanza di salvaguardare le specie.
Il suo cuore batte per l'intero pianeta e la sua missione di sensibilizzarci è di fondamentale importanza.






Un messaggio chiarissimo:
Estinzione = solo pupazzi e ricordi. Salviamo i nostri animali!







Il progetto "Save the bees" inizia nel 2014. Decine di api vengono dipinte sulle pareti a ricordarci l'importanza dell'impollinazione per l'intero ecosistema del pianeta.





venerdì 23 ottobre 2015

EYEBOMBING e l'onda di ritorno






La street art ha liberato la fantasia e la creatività di molte persone.
Ha rotto gli argini della passività, lasciando intravedere a tutti noi la possibilità d'intervenire sul tessuto urbano, prendendo confidenza con esso e iniziando a comunicare ai nostri simili apertamente.

Grazie alla street art sono sorti molti movimenti spontanei, diffusi internazionalmente e collegati tra loro grazie alla rete.

Forse il più semplice, fanciullesco e ingenuo è l'EYEBOMBING: l'atto (o l'arte) di attaccare ad oggetti inanimati sul suolo pubblico i "googly eyes".
L'intento dichiarato è quello di divertire i passanti, strappargli un sorriso, umanizzando e rendendo vitali cose che appartengono alla vita di tutti i giorni, e che non attirerebbero altrimenti la nostra minima attenzione.

Persone da tutto il mondo (eyebombers) fotografano le loro piccole installazioni e mandano le immagini al sito ufficiale (http://eyebombing.com/) sul quale vengono pubblicate, spesso accompagnate da un titolo.






L' EYEBOMBING vive di gesti piccolissimi, anonimi, che esprimono l'estrosità e la voglia di sorridere (e di far sorridere) di tante persone.

E' la risposta dal basso, l'onda di ritorno a quella grande energia creativa e comunicativa che è la street art (alla quale, per fortuna, è difficile rimanere indifferenti...).



sabato 17 ottobre 2015

LEVALET - Imagination Trainer






Charles Leval, artista e insegnante a Parigi, è artista di strada con la firma "Levalet " (http://www.levalet.org/).
La tecnica usata è quella della carta incollata (paste up) sulla quale interviene con pennellate d'inchiostro di china.
Personaggi umani, rigorosamente in bianco e nero, giocano e ironizzano con oggetti reali già esistenti: le sue installazioni "site specific" sfruttano le architetture e le situazioni della città per trasformarle in occasioni surreali ed umoristiche.






Levalet ci stimola a immaginare situazioni laddove non c'è quasi nulla (un muro scrostato, un impianto dei servizi telefonici, una serranda abbassata a metà ...). Ci dimostra che il reale è pieno di spunti, che la fantasia deve solo essere liberata e saprà vedere oltre i limiti delle "povere cose ".
Anzi, che più le cose sono povere, più l'uomo dimostra quanto sono potenti la fantasia e l'immaginazione, la loro capacità di trasformare la realtà.

Levalet è il coach della fantasia, e i parigini ogni giorno (più o meno consapevolmente...) vengono allenati a non arrendersi alla realtà, ad affinare l'inventiva, la visione, la creatività.

lunedì 12 ottobre 2015

JOYS-EAD accende un faro





Joys della crew Ead è un artista conosciuto internazionalmente, che vive e lavora a Padova.
Come molti writers ha iniziato scrivendo il proprio nome (tag) sui muri. La sua ricerca si è concentrata nell'evoluzione grafica del segno (lettering), aggiungendo piani diversi di linee e ombreggiature in tonalità differenti di colore ha raggiunto una tridimensionalità sempre più complessa e convincente.






Negli interventi sulle finestre murate di edifici in abbandono i frammenti leggibili fanno intuire una profondità inesistente, confondendo la nostra percezione.

Quest'anno Joys ha dipinto un capannone nella zona industriale di Padova; un intero capannone nei toni del blu!
E' stato come accendere un faro, una potente luce in una zona d'ombra.
Un quartiere grigio ed anonimo della città ha acquistato colore e interesse.





Ora c'è solo da sperare che il buon esempio venga seguito, che altri imprenditori si scoprano mecenati e amanti del bello, che quella zona industriale così ricca di "spenti" capannoni accenda più "fari" e diventi una grande collezione di street art!