mercoledì 25 novembre 2015

STONE BALANCING - l'onda di ritorno 3








Un altro fenomeno spontaneo e ormai diffuso in tutti i continenti è lo Stone Balancing, vale a dire la pratica (...o l'arte) di sovrapporre diverse pietre senza usare altro collante che la forza di gravità.

Questi interventi hanno una durata spesso limitata nel tempo perché una raffica di vento o una marea possono bastare per cancellarli. Ma quando si ha la fortuna d'incontrarne alcuni si assapora tutta la poesia e la delicatezza che emanano.







Lo Stone Balancing è spesso associato alla meditazione e considerato da alcuni una pratica zen a tutti gli effetti. La sua realizzazione richiede un silenzio interiore, un esercizio sul respiro che calma e ferma la mano.


Nel silenzio e nella concentrazione aumenta la sensibilità del proprio corpo e la mente si svuota di ogni altro pensiero. Non è quindi solo una piacevolissima sorpresa per chi incontra queste installazioni, ma anche una fonte di benessere per chi le produce.

C'è solo da augurarsi un'epidemia di Stone Balancing!

sabato 21 novembre 2015

EVOL e una doppia denuncia





Evol è street artist tedesco di casa a Berlino.

Interviene con adesivi (stickers) e pittura a spruzzo su mascherine (stencils) sopra superfici anonime e tralasciate dello spazio urbano.

Centraline elettriche e telefoniche, blocchi di cemento per i parcheggi, grigie fioriere stradali diventano palazzoni in miniatura, pezzi di una periferia cittadina fin troppo esteticamente trascurata.







Queste brutte periferie sono comuni nelle città di tutto il mondo... Talmente comuni che quasi non ci facciamo più caso.

E' singolare come Evol riesca ad attirare la nostra attenzione rimpicciolendo drasticamente l'oggetto: di fronte alla miniatura realistica prendiamo coscienza di una realtà molto più invasiva spazialmente, ma che purtroppo è ormai acquisita e quindi quasi "invisibile".



Con il suo lavoro Evol riesce a denunciare simultaneamente la trascuratezza degli arredi urbani e quella dei condomini-alveari.

A entrambi la razza umana si è dovuta adattare, a entrambi dovremmo porre rimedio.


mercoledì 18 novembre 2015

GUERRILLA KNITTING - l' onda di ritorno 2






Un altro movimento spontaneo e mondiale è quello che ricopre alberi e oggetti sul suolo pubblico con manufatti lavorati a maglia o all'uncinetto.

Non è solo una macchia di colore che ravviva il grigiore delle nostre città, è anche una "macchia di calore", una testimonianza di volersi prendere cura delle cose, di volerle proteggere dall'indifferenza (che sempre stende un velo gelido sulla nostra realtà...).





Quando incontriamo un intervento di Guerrilla Knitting passiamo dal sorriso alla tenerezza perché ci riporta ad un mondo di copertine fatte a mano dalla nonna, di maglie e berretti con pon-pon lavorati ai ferri...Erano frutto di un amore , di un tempo lungo dedicato all'opera.
Vederli sopra ad una panchina o attorno ad un albero ci fa collegare quell'amore a quell'oggetto, e la percezione che abbiamo del valore del mondo intorno a noi cambia




Ogni ambiente che noi viviamo è importante e meritevole di attenzione e cura.

Questi gesti anonimi e spontanei ci aiutano a prenderne consapevolezza, a vincere il gelo dell'indifferenza mettendo sotto i nostri occhi il frutto gratuito di un lavoro amorevole.